Review dagheisha.com (ITA)
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Review dagheisha.com (ITA)
http://www.dagheisha.com/music_section/cd.asp?idus=2877
Nel tentativo disperato di ricercare l’originalità o la diversità ad ogni costo, comprendo che i gruppi (almeno quelli che si pongono il problema di non suonare come l’ennesima copia carbone della millesima fotocopia) non sappiano più cosa inventarsi per individuare una via distintiva. Ed è in quest’ottica che si deve guadare ai Pin-Up Went Down, il cui disco di debutto potrebbe anche prendere il titolo dall’omonima formazione dance olandese degli anni ‘90 (senza vergogna: io i 2 Unlimited li ascoltavo e in archivio ho pure un loro CD). Detto ciò capirete che si rimane spiazzati nel recepire le tredici composizioni preparate dal duo francese formato da Alexis Damien (ex Carnival In Coal e Wormfood) e Asphodel (Penumbra). Che poi il tutto assuma un suo significato non va messo in dubbio e occorre dare atto alla band di aver trovato un bilanciamento da equilibristi dei generi, perché se potete immaginare come possano convivere - all’interno dello stesso album e (in alcuni casi) dello stesso pezzo - death, pop, cyber metal, rock, techno, progressive, jazz, metal-core/new metal, sonorità da cabaret/teatro, “freak tricks” alla Mike Patton, gothic e trip hop, allora capirete che non stiamo parlando di crossover, ma di un qualcosa che esula dai contesti già contaminati con cui ci interfacciamo quotidianamente. A volte il gap tra le differenti componenti è persino eccessivo, ma mai stravangate e viene ben interpretato. Vedremo..
Nel tentativo disperato di ricercare l’originalità o la diversità ad ogni costo, comprendo che i gruppi (almeno quelli che si pongono il problema di non suonare come l’ennesima copia carbone della millesima fotocopia) non sappiano più cosa inventarsi per individuare una via distintiva. Ed è in quest’ottica che si deve guadare ai Pin-Up Went Down, il cui disco di debutto potrebbe anche prendere il titolo dall’omonima formazione dance olandese degli anni ‘90 (senza vergogna: io i 2 Unlimited li ascoltavo e in archivio ho pure un loro CD). Detto ciò capirete che si rimane spiazzati nel recepire le tredici composizioni preparate dal duo francese formato da Alexis Damien (ex Carnival In Coal e Wormfood) e Asphodel (Penumbra). Che poi il tutto assuma un suo significato non va messo in dubbio e occorre dare atto alla band di aver trovato un bilanciamento da equilibristi dei generi, perché se potete immaginare come possano convivere - all’interno dello stesso album e (in alcuni casi) dello stesso pezzo - death, pop, cyber metal, rock, techno, progressive, jazz, metal-core/new metal, sonorità da cabaret/teatro, “freak tricks” alla Mike Patton, gothic e trip hop, allora capirete che non stiamo parlando di crossover, ma di un qualcosa che esula dai contesti già contaminati con cui ci interfacciamo quotidianamente. A volte il gap tra le differenti componenti è persino eccessivo, ma mai stravangate e viene ben interpretato. Vedremo..
Re: Review dagheisha.com (ITA)
Elle est où la miss chanteuse qui parle italien pour nous en dire plus
Re: Review dagheisha.com (ITA)
Clayman a écrit:Elle est où la miss chanteuse qui parle italien pour nous en dire plus
elle te dira "le monsieur, il a adoré" et on fera tous semblant d'être surpris!
steph ptc- Chauve-souris étoilée
- Nombre de messages : 65
Date d'inscription : 20/01/2008
Re: Review dagheisha.com (ITA)
Non, il a trouvé ça pas mal, il dit que c'est bien fait et bien interprété, mais est pas super super enthousiaste. Il dit "on verra bien". Je la traduirai.
Invité- Invité
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